Comunicati

Comunicato n.15 del 28/08/2020

Gentili Tesserati UITS,
e dirigenti delle Sezioni TSN,

nei giorni scorsi il 70% dei presidenti delle sezioni TSN pare abbiano sottoscritto una lettera di richiesta di indizione delle elezioni indirizzata al commissario straordinario UITS, col. Igino Rugiero.

Due anni or sono, in tempi non sospetti Attilio Fanini propose la medesima iniziativa (lanciò l'idea), allo scopo di chiudere la parentesi commissariale, ma allora gli stessi presidenti non ritennero di perseguire questa soluzione.

Cosa è cambiato?

Poco o nulla... anzi no! Pare che nel nuovo statuto UITS, e di conseguenza in quello delle sezioni verranno introdotte norme specifiche sul limite dei mandati, e forse questo ha infastidito qualcuno, oppure quest’ultima circostanza ha risvegliato i presidenti dal loro torpore facendo loro gridare alla Lesa Maestà!

D'altronde il ricorso al TAR avanzato dall'ing. Obrist, poi rigettato, è divenuto una pietra miliare che senza se e senza ma ha chiarito uno degli aspetti per cui le elezioni del 2016 sono state INVALIDATE.

Però ancora nessuno ci ha detto chi è stato responsabile nell'aver consentito a Obrist, Suss, Mariani, Sportelli, Finocckì, Di Rocco, e Santoro di candidarsi. Ancora nessuno ci ha detto chi doveva verificare le candidature che hanno causato l'invalidazione delle elezioni!

Il Commissario Soro aveva ed il dovere, così come ce l’ha il commissario Rugiero, di effettuare un’inchiesta interna ed informare le autorità per il perseguimento di eventuali responsabilità sull’invalidazione delle elezioni, non escluso l’aspetto risarcitorio per le casse dell’ente per l’evidente danno erariale (costo assemblea e spese sostenute per viaggio vitto ed alloggio dai Presidenti tecnici ed atleti delle sezioni TSN, nonché dei candidati in regola).

Per infrazioni "disciplinari" decisamente meno gravi e che certamente non hanno causato effetti collaterali come il commissariamento dell'ente UITS, diversi tesserati in questi anni hanno dovuto attraversare le forche caudine della giustizia federale con condanne spesso al limite dell'assurdo... mentre per chi ha causato l'invalidazione delle elezioni 2016 e conseguente commissariamento apparentemente nessuno della procura federale sembra essersi interessato.

Sono ormai 4 anni che Alternativa sollecita trasparenza e chiarezza su questi punti, ma a questo appello pare che oltre ai commissari anche i presidenti di sezione risultino sordi, ciechi e muti... perché?

Qualcuno invece chiede che fine abbia fatto Alternativa, visto che si parla di elezioni. Ebbene, quello che era il manifesto e la proposta di cambiamento di Alternativa proposto nel 2016 è immutato e più attuale che mai! Quindi occorre solo onestà intellettuale per riconoscere che l’evoluzione degli eventi, dal 2017 in poi è andata nel senso di quanto dichiarato da Alternativa e dai suoi rappresentati e sostenitori, così come sono state puntualmente sgretolate tutte le dichiarazioni, le certezze e le promesse dei candidati risultati ineleggibili, e il culmine è stato l’annullamento delle elezioni del novembre 2019 e conseguente proroga del commissariamento. Ma le conclusioni e previsioni di Alternativa, non erano certo il risultato di proprietà divinatorie, bensì la semplice applicazione di leggi e regolamenti nonché della logica più scontata, senza bisogno di pareri pro-veritate di principi del foro.

Ebbene, quando verranno indette le elezioni, Alternativa indicherà i candidati che si riconoscono nel suo manifesto. Se tra di essi ci sarà un candidato presidente oppure se verrà deciso di appoggiare altri candidati presidente, è tutto da valutare in ragione del contesto che si verrà a formare. L’unico scopo di Alternativa è dare a UITS una nuova guida politica legittima e volta a tutelare l’interesse delle sezioni, dell’attività istituzionale e dello sport.

Ma una cosa è certa, questa volta ci batteremo fin da subito per impedire la "restaurazione", ovvero contrasteremo con ogni mezzo le persone che in qualche modo sono collegate all'invalidazione delle elezioni 2016 o ai "pupari" della passata governance federale nell'auspicio che nessuno di loro possa riappropriarsi del sistema.

In ogni caso Alternativa c’è ed è vigile, ed è bene che si sappia che è pronta a competere.



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Comunicato n.14 del 06/11/2019
Elezioni Federali 2019

Gentili Tesserati UITS,
Presidenti di Sezione TSN,
Rappresentanti di Tecnici e Atleti,

con le elezioni indette per il 22-23 novembre p.v., c'è la legittima volontà di mettere fine al lungo commissariamento di UITS.

Peccato che questa legittima volontà, non risulti in sintonia con la convenienza, sia da un punto di vista economico quanto politico e soprattutto, a nostro avviso, con la legalità statutaria.

Dal punto di vista economico troviamo scandaloso spendere 95.000 euro (la stessa cifra spesa nel 2016), sapendo in partenza di dove ripetere le elezioni entro 12 mesi nel 2020 a scadenza olimpica, con altrettanta previsione di spesa.
Ma non sono solo le risorse che peseranno sulle casse federali, a fare la differenza, dobbiamo mettere in conto anche quanto dovranno spendere le sezioni per far partecipare i propri delegati.
Parliamo di circa 260 sezioni le quali dovrebbero/potrebbero inviare a Roma fino a 3 persone (presidente e rappresentanti tecnici e atleti), di cui oltre il 90% a ben più di 200km da Roma, quindi presumibilmente costretti a una trasferta di due giorni per un esborso complessivo tra alloggio, cene e viaggio non inferiore a 150 euro a testa, in pratica almeno altri 120.000 euro di spese vive a carico delle sezioni (e siamo molto cauti al ribasso).

Doppie elezioni, doppia spesa, diciamo non meno di 400.000 euro, ai quali dobbiamo sommare quanto speso per nulla nel 2016 e arriviamo a 600.000 euro!!!
Quindi di conveniente, dal punto di vista economico non c'è proprio nulla...

Ora veniamo alla convenienza o meglio all’opportunità politica.

Visto l'esito della sentenza del Tar Lazio, sul ricorso dell'ex-presidente Obrist, ormai è chiaro e lapalissiano che qualunque carica federale ricoperta all'interno degli organi federali, da statuto non può superare due mandati, quindi chi verrà eletto alle prossime elezioni restando di fatto in carica pochi mesi, di cui operativi dal momento della ratifica (se questa arrivasse), 6-7 mesi al massimo, vedendosi bruciato un intero mandato... domanda: che senso ha? ma chi ce lo fa fare???

E questa se vogliamo è la questione più banale, perché a pensarci bene, sarebbe bastato indire le elezioni nei primi mesi del 2020 e poi chiedere una deroga dal CONI per non doverle ripetere a fine 2020, visto che UITS essendo ente pubblico, vede le proprie cariche elettive soggette alla ratifica di Presidente della Repubblica, Ministero Difesa e Ministero delle Finanze, iter che comunque richiede alcuni mesi per poter essere espletato.

In realtà, la faccenda più sconcertante è quella delle responsabilità che hanno portato al commissariamento.

Abbiamo dovuto sottostare a due anni di commissariamento, il quale aveva lo scopo primario di riorganizzare le elezioni e sistemare lo statuto federale e di conseguenza anche quello delle sezioni, a seguito dell’invalidazione delle elezioni 2016.

Ripetiamo: sono state invalidate le elezioni dell'ottobre 2016!!!

Il Tar del Lazio ci ha spiegato il perché, ovvero nel 2016 c'erano candidati risultati eletti che non potevano essere rieletti (quindi candidati) per sopraggiunto limite dei mandati, come previsto dalla legge. Ma il Tar del Lazio non era deputato a determinare di chi fosse stata la responsabilità di tale clamorosa invalidazione!!!

E chi ci avrebbe dovuto pensare?
La risposta più logica sarebbe: il Commissario straordinario.

Ma torniamo per un attimo a quell'ottobre 2016.
Si conosceva la scadenza naturale del mandato, quindi i candidati si prepararono per tempo, ognuno con i propri mezzi alla campagna elettorale (qualcuno forse con mezzi federali, UITS = ente pubblico = peculato).

Venne nominata una commissione verifica poteri con a capo l'avv. Lina Musumarra, e il segretario generale era il dott. De Giusti. Che strano, le stesse persone risultano pure oggi nelle medesime mansioni.
Fu introdotto il voto elettronico, e la selezione del sistema e del relativo fornitore fu fatta in autonomia dal segretario generale (circa 30.000 euro il costo per servizi e noleggio), nulla sappiamo sul funzionamento e sulle garanzie di tale sistema riguardo la segretezza del voto… e ricordiamo ancora, UITS è ente pubblico!

Si svolsero le elezioni del presidente, che con risultato di bulgara proporzione incoronarono nuovamente Obrist come presidente per il 4° ipotetico mandato consecutivo, evitando quindi l'ipotesi/rischio di un ballottaggio.

Le elezioni dei consiglieri furono anticipate da un discorso del presidente per noi alquanto infelice definendo i candidati di Alternativa nemici di UITS e delle Sezioni, il risultato fu la riconferma di tutti i consiglieri uscenti ricandidati tranne uno (l'unico legittimamente rieleggibile) e l'innesto di qualche nuovo personaggio.
Nessuno della cordata “Alternativa” risultò eletto, ma nemmeno sono risultati tra i primi posti dei non eletti... che strano pure questo, c'erano alcuni nomi importanti che un seguito l'avevano, ma all'opposizione rappresentata nulla! Nemmeno le briciole, col senno di poi è stato meglio così!

Poi però a febbraio 2017 qualcuno ai vertici degli enti vigilanti si è insospettito, anche a seguito di richieste e segnalazioni di tesserati UITS, e ha voluto vederci chiaro. Come è finita lo sappiamo: mancata ratifica di presidente e consiglieri per invalidazione delle elezioni.

Ma alla data attuale ancora non sappiamo di chi sia la responsabilità!!!

Ed è proprio per quest’ultimo motivo che chi si riconosce in Alternativa non ritiene né utile né opportuno organizzarsi in “cordata” per questa inutile e costosa tornata elettorale lasciando quindi liberi i singoli di candidarsi in autonomia, anche perché è pensiero comune che la situazione nel suo complesso lascia spazio a legittimi dubbi sul fatto che la ratifica possa non andare a buon fine, anche per la legalità statutaria dell’assemblea, ovvero di chi sarà ammesso al voto e forse anche su qualche candidato.

Noi ci auguriamo che da parte degli enti vigilanti ci sia una pronta sospensione e/o rinvio a data più opportuna e consona, ma nel caso ciò non dovesse avvenire, vi chiediamo, alla luce di quanto sopra esposto di votare con coscienza indirizzando la preferenza a candidati senza ombra alcuna, nel segno di una svolta netta rispetto al passato, e soprattutto che votiate in prima persona, lasciando perdere per una volta la delega a terzi, strumento poco utile nella chiarezza del processo democratico.



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Comunicato n.13 del 11/04/2018
Non c'è pace per il TSN

forse qualcuno si è chiesto che fine avesse fatto il comitato “TSN-UITS Alternativa”, ebbene c’è sempre stata con occhi e orecchi attenti, e come ben ricorderete proprio il nostro ultimo comunicato Vi ha anticipato l’imminente notizia del commissariamento. In questi ultimi 6 mesi, ovvero da quanto si è insediato il commissario, abbiamo ritenuto che fosse corretto attendere che il dott. Francesco Soro potesse insediarsi e prendere in mano la situazione prima di poterci esprimere sul suo operato, e di fatto il suo primo atto “pubblico”, oltre al rifacimento dell’immagine UITS sul web è stato il seminario dei presidenti di fine febbraio. Abbiamo scelto di comportarci come osservatori anziché avvoltoi affamati, ma ora alla luce di alcuni fatti e notizie siamo costretti a rompere il silenzio, perché per l’ennesima volta viene messa in predicato l’autonomia e l’attività certificatoria riconosciuta alle sezioni TSN dalla legge.

Purtroppo stavolta l’attacco non proviene dall’esterno, bensì per voce del presidente del TSN di Roma, il sig. Carlo Mantegazza.

Infatti il sig. Mantegazza, dopo aver illustrato ai colleghi le sue tesi sui corsi di maneggio armi durante il seminario sopra citato, ha reso di dominio pubblico il suo pensiero sulle pagine della cronaca romana del quotidiano nazionale “il Corriere della Sera”, di cui segue il link, esprimendo concetti potenzialmente denigratori che interessano l’attività istituzionale di tutte le sezioni. (http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_aprile_06/qui-poligonoarriva-l-abilitazioneper-licenza-ma-ora-troppo-facile-cbfd4fa8-39cf-11e8-8e49-98826bd21e1a.shtml)

Poi però sempre il sig. Mantegazza pare rinnegare, ritrattare e smentire in buona parte se stesso (almeno per quanto ci è dato di leggere sul Corriere della Sera), attaccando Attilio Fanini, solo per aver criticato l’articolo, e rivendicando di aver sostenuto UITS, ovvero quei dirigenti ora nell’oblio, tramite un piccato intervento sulle pagine web della rivista “Armi & Tiro” (http://www.armietiro.it/tsn-roma-mantegazza-contrattacca-fanini-maneggio-armi-9611)

Il sig. Mantegazza pare avere un concetto dell’uso degli organi di informazione un po’ particolare, nel segno del “doppio pesismo” italico, infatti alle scorse finali nazionali Juniores ci risulta che di concerto con alcuni dirigenti UITS abbia di fatto impedito ad alcuni giornalisti di una rivista di settore di poter accedere agli impianti del poligono di Roma per documentare l’evento (alla faccia della promozione), ricalcando le orme degli stessi dirigenti UITS allor quando dopo le elezioni dell’ottobre 2016, sempre ai medesimi giornalisti pare abbiano intimato di rimuovere articoli di commento sull’esito elettorale, minacciando azioni legali...

Ma non dimentichiamo che sempre il sig. Mantegazza è colui che per conto della sezione TSN di Roma, e con il beneplacito dei soliti dirigenti UITS in carica all’epoca, nel 2015 fece il ricorso al TAR del Lazio contro il Ministero Difesa, la cui sentenza per tutta risposta causò l’esplosione del problema delle agibilità.

Anche se dovremmo gioire difronte a una sentenza che ha ripristinato la legalità, chiarendo che UITS non ha alcuna competenza sulle agibilità (di qualunque categoria), purtroppo ci ritroviamo invece a constatare il danno prodotto difficilmente calcolabile, al quale se dovessimo aggiungere il rischio della perdita dell’esclusività su certificati di maneggio armi, il tutto per molte sezioni potrebbe significare chiusura pressoché certa, facciamocene tutti una ragione perché pare sia solo questione di tempo.

Al di là delle considerazioni su quello che potrebbe essere il futuro scenario, l’interrogativo più grande è perché??? Perché il sig. Mantegazza si è voluto mettere in mostra sulla stampa avventurandosi in dichiarazioni che possono essere facilmente strumentalizzare dalla pletora di anti-armi e per giunta da chi agogna l’avere la possibilità di certificare, dipingendo una verità masochistica che non corrisponde a realtà?
Forse il sig. Mantegazza ha pensato di potersi mettere sullo stesso piano del Ministero degli Interni, pretendendo di decidere chi avrebbe o meno titolo di detenere armi legittimamente oppure richiedere un porto d’armi?

C’è stato un momento, a cavallo tra il 2004 e il 2008, in cui le sezioni sarebbero potute diventare referenti diretti delle questure oltre che in materia di certificazioni anche per altre funzioni connesse alle armi, ma qualcuno allora decise che la cosa non andava fatta perché quel qualcuno stava già evidentemente meditando di accentrare la funzione certificatoria in seno a UITS. Da allora per le sezioni è stato un burrone ripido verso il baratro e ora il rischio di un boomerang fatale potrebbe investire anche per la stessa UITS!

Da un presidente di incarico ventennale, oltretutto della sezione più grande d’Italia, ci si sarebbe aspettato un intervento di profilo e spessore ben diverso, come ad esempio proposte ai politici per far in modo che i titolari di licenze di polizia e detentori d’armi frequentino con una certa periodicità le sezioni TSN per poter consentire che l’idoneità conseguita non rimanga un pezzo di carta chiuso in un cassetto, garantendo al contempo una maggiore sicurezza data da un esercizio del tiro svolto periodicamente.

Nulla cambierebbe per i tiratori sportivi e quei volontari appassionati, che già frequentano assiduamente le sezioni, mentre a beneficio di tutti si amplierebbe notevolmente il bacino dell’utenza, offrendo anche grandi opportunità di promozione sia per le attività sportive che per corsi di maneggio avanzati. Ovviamente andrebbe chiarito che non si potrà imporre il “balzello” del tesseramento, perché oltre ad essere un “falso ideologico” portando numeri a una federazione sportiva che non le competono, le eventuali attività di cui sopra sarebbero evidentemente attività istituzionale delle sezioni nell’interesse della sicurezza pubblica, consolidando il ruolo pubblicistico del servizio reso dalle sezioni e indicato nella legge.

Una proposta simile sarebbe estremamente qualificante per tutti i soggetti che operano volontariamente nelle sezioni, le quali dispongono di impianti con linee di tiro provviste di sicurezze passive notevoli idonee per svolgere le attività di cui sopra. L’aumento dell’utenza per attività di addestramento periodico farebbe introitare risorse importanti da investire in infrastrutture per la sicurezza, consentendo di poter essere “agibili” secondo le normative vigenti.

E poi saremmo noi del comitato “Alternativa” quelli che vogliono male al sistema!?!
Alla luce dei fatti possiamo tranquillamente affermare che gli elementi “distruttivi” sono decisamente altri, e non sono riconducibili di certo al nostro comitato.

Noi non abbiamo paura di dire che nelle sezioni c’è bisogno di soldi e risorse, sappiamo tutti come stanno le cose quale sia la realtà, ma farlo “sputtanano” tutto il Tiro a Segno e il lavoro di tanti volontari, non ci pare la strada corretta, quindi attendiamo ansiosi che il Corriere della Sera pubblichi un articolo di revisione nel quale il giornalista che ha intervistato il sig. Mantegazza faccia ammenda per aver travisato le sue parole.




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Comunicato n.12 del 28/09/2017
Ratifica elezioni UITS del 22 ottobre 2016 - aggiornamento

Sono passati ulteriori 4 mesi e sembra prendere sempre più consistenza il  commissariamento di UITS, oppure la nomina di altri soggetti, diversi da coloro che sarebbero risultati eletti illegittimamente lo scorso 22 Ottobre 2016.

In ogni caso, a nostro avviso la situazione è quanto mai critica, tant'è che il decaduto presidente Obrist e i consiglieri che non avrebbero dovuto/potuto ricandidarsi per limiti di mandato sopraggiunti, pare siano pronti a ricorsi e azioni legali contro il commissariamento ed il silenzio delle autorità che non hanno inteso ratificarli... gli auguriamo buona fortuna e un in bocca al giudice!!!

Nel frattempo rimane il dilemma vero e proprio, ovvero cosa faranno Ministero della Difesa e Consiglio dei Ministri, visto che presidente e consiglio direttivo sono decaduti il 31/12/2016 e il regime di prorogatio è terminato il 15/02/2017.

Non riteniamo corretto che si lasci UITS in questa impasse, perché a farne le spese saranno certamente per primo lo sport di alto livello (preparazione olimpica ed internazionale, circa 50 tiratori) e poi la gestione degli eventi nazionali/regionali, a discapito degli agonisti della base, che per la cronaca precisiamo essere circa 8000 tesserati.

Invece per fortuna, l'attività istituzionale continua egregiamente a funzionare grazie al lavoro quotidiano delle Sezioni TSN, svolto quasi totalmente su base volontaria, le quali come previsto dalla legge sono e rimangono il soggetto erogante il servizio pubblico di certificazione e addestramento degli iscritti d'obbligo.

Nonostante l'assenza di un governo UITS, le oltre 260 Sezioni TSN grazie alla loro autonomia gestionale, amministrativa e organizzativa, messa in dubbio dalla stessa UITS che ha imposto statuti ecc., proseguono le loro attività e l'erogazione di servizi a favore dei 76.000 iscritti e frequentatori volontari (che risultano essere anche tesserati alla federazione), delle 50.000 circa GPG (guardie particolari giurate), oltre che ovviamente degli armati per ragioni di servizio (operatori di polizie locali) e dei cittadini che per necessità private debbono iscriversi come obbligati per ottenere certificati di maneggio armi.

Restiamo in attesa dell'evolversi degli eventi, perché pare che a breve dovrebbe sciogliersi la riserva riguardo la nomina.



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Comunicato n.11 del 8/06/2017
Ratifica elezioni UITS del 22 ottobre 2016

Alla data odierna, nonostante siano trascorsi ben 7 mesi dalla celebrazione dell'Assemblea Elettiva UITS il 22 ottobre 2016, il consiglio neo eletto non risulta essere stato ratificato secondo la procedura prevista dalla L.14/1978 riservata agli enti pubblici.

L'ing. Obrist continua a sostenere che non esistono motivi ostativi e che tutto andrà per il meglio.

Noi glielo auguriamo e ce lo auguriamo affinché si possa uscire dall'empasse in cui attualmente si trova l'ente, dato che il consiglio direttivo precedente risulta definitivamente decaduto e il perdurare di questa situazione rischia di paralizzare qualunque attività dell'ente/federazione a meno che gli enti vigilanti decidano di nominare un commissario.

Ci teniamo a precisare che tutto ciò è avvenuto per cause del tutto indipendenti dalla nostra volontà.

Su alcuni organi di stampa, anche di carattere nazionale, si è diffusa l'ipotesi che ci siano seri problemi legati all'impossibilità di ratificare buona parte degli eletti: Obrist, Mariani, Suss, Sportelli, Finoccki, Santoro e Di Rocco, in quanto sarebbero al terzo mandato dal riordino dell'ente avvenuto nel 2010, stando a quanto stabilito dalla legge 14/1978.

Come “Alternativa” ci siamo congedati, in buona fede, con il comunicato n.10 lo scorso novembre facendo sportivamente gli auguri ai neo eletti e sempre in buona fede, nessuno di noi ha dubitato del lavoro della commissione elettorale ed in particolare del Segretario Generale. Non era immaginabile nemmeno per noi che ci sarebbero potuti essere problemi con la ratifica.


Stiamo seguendo la vicenda in attesa degli sviluppi, riservandoci di valutare eventuali azioni o ricorsi.


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Comunicato n.10 del 16/11/2016
Con il presente comunicato vogliamo ringraziare chi tra voi in questi mesi ci ha esortati, sostenuti e incoraggiati nella nostra iniziativa.

Ringraziamo i nostri candidati i quali non hanno avuto alcuna remora nel mettersi in gioco per questa tornata elettorale condividendo il programma e la filosofia di questo Comitato. Ringraziamo con particolare riguardo il dott. Pierluigi Borgioni nostro candidato presidente e non di meno il dott. Edoardo Mori che ci ha sostenuti fin dall’inizio come presidente onorario.

Auguri ai neo eletti ed in particolare al Presidente Obrist!

Ci spiace solo che nel suo discorso ci abbia appellati come “elementi distruttivi”. Non ci pare di aver tenuto una condotta “distruttiva” nella nostra campagna elettorale, non abbiamo mai rivolto attacchi personali a nessuno e di nessun genere, abbiamo semplicemente articolato la nostra proposta nel pieno esercizio dei diritti democratici. Lasciamo a voi il giudizio finale e vogliamo considerare le parole del presidente Obrist dettate solo dall’emozione del momento, invitandolo comunque a un pacato e sereno dialogo con tutte le anime del tiro a segno, nella piena convinzione che tramite il confronto potrebbero nascere idee e soluzioni innovative.

Nonostante l’esito elettorale siamo fermamente convinti che la nostra missione debba continuare a favore di tutte le sezioni TSN, allo scopo il Comitato Alternativa TSN-UITS è fin d’ora disponibile ad ascoltare e raccogliere i problemi e le esigenze di tutti i protagonisti: soci, dirigenti e utenti delle sezioni TSN, al fine di elaborare proposte organiche da inviare al consiglio direttivo federale per temi istituzionali e sportivi.


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Comunicato n.9 del 21/10/2016


Con particolare riguardo all’ennesima email anonima dal titolo "Pinocchio distratto", diffusa ancora una volta dal mittente uit.obri@hotmail.com allo scopo di danneggiare l’immagine del nostro comitato e dei nostri candidati, vogliamo precisare che non intendiamo replicare in alcun modo in merito a quanto scritto nella mail in oggetto e in quelle che eventualmente seguiranno.

Primo, perché non intendiamo prestare il fianco a un buffone privo di ogni credibilità.

Secondo, perché queste email anonime, ma soprattutto l’insistenza con cui il mittente si prodiga ad inviarle alla vostra attenzione, dimostrano semplicemente, ma molto chiaramente, l’enorme preoccupazione che la candidatura stessa del Dott. Pierluigi Borgioni ha scatenato nella mente di qualcuno.

Una preoccupazione per niente legata alla paura del “poliziotto”, come il mittente si cura di definire il Dott. Borgioni solo per stimolare in VOI paure infondate e strumentalizzare il vostro voto.

No. Noi vediamo piuttosto una preoccupazione del mittente legata alla SUA paura che le cose possano realmente cambiare: sicuramente male per lui, ma in meglio per TUTTI.

Il nostro invito sincero che rivolgiamo a voi tutti è quello di non dare alcun ascolto a queste ridicole affermazioni, infondate e ingiuriose.

Non vi lasciate confondere da simili cialtronerie, perché il vostro voto domani sarà determinante. Perché potrà porre le basi per un futuro di costruzione di progetti positivi, oppure potrà determinare la fine del Tiro a Segno Nazionale così come lo abbiamo sempre inteso, distrutto da interessi individuali.

Pierluigi Borgioni, così come gli altri nostri candidati, ha utilizzato la sua faccia, la sua professionalità e la sua reputazione, mettendo in gioco anche la sua carriera personale, per presentarvi proposte fattibili, con un approccio positivo a ciò che si può realmente fare per rilanciare le Sezioni TSN, UITS e lo Sport del tiro in generale.

Vi chiediamo di ragionare il vostro voto sulla base di quanto avete ascoltato, non su ciò che qualcuno vorrebbe che voi credeste.

Auguri a tutti noi!

x il Comitato ALTERNATIVA TSN-UITS
Valerio Adorni


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Comunicato n.8 del 17/10/2016
Gentili presidenti,
ho avuto modo di leggere una lettera anonima inviata nei giorni scorsi ad alcuni di voi, nella quale si fanno delle aperte illazioni circa il presunto legame tra il sig. Mario Marisei, sua moglie, la sig.ra Visconti, ed il Comitato ALTERNATIVA del quale sono il candidato presidente in occasione delle imminenti elezioni per la presidenza della UITS.

Al riguardo, seppur non direttamente chiamato in causa da questo anonimo UIT OBRI, ritengo doveroso fornirvi alcune mie considerazioni.
La prima riguarda il Comitato ALTERNATIVA, al quale hanno aderito molte persone, che condividono i nostri stessi ideali e motivazioni. Nel pieno rispetto dello spirito democratico che ci anima, a nessuno è stato impedito di aderire al comitato o di presentare la sua candidatura. Spetterà a voi, in qualità di elettori dell’assemblea generale, stabilire chi sarà degno della vostra considerazione.

Non conosco personalmente il sig. Marisei, né tanto meno sua moglie, ma da quanto mi dicono, avrebbe dei rancori personali con l’attuale presidenza che lo avrebbero indotto a sporgere le sue varie denunce ed esposti. E questo tema si innesta con quella che è la mia diversa visione del rapporto tra UITS e le Sezioni del TSN, che vorrebbe restituire la piena autonomia gestionale a queste ultime, nel totale rispetto delle persone e della loro dignità.
Spero capiate che, se si evitasse di inasprire i rapporti con atteggiamenti da sovrano onnipotente, certe situazioni di rancore non si verrebbero a creare.
Se alcune Sezioni del TSN sono state chiuse, non è certo per mano del sig. Marisei o di sua moglie. La legge prevede che ci sia un potere di vigilanza da parte delle autorità di P.S. e dell’Ispettorato Infrastrutture dell’esercito, oltre al generico potere della magistratura di porre sotto sequestro penale tutti i luoghi dove sia stata commessa la violazione di una norma penalmente rilevante.
Gli esposti delle persone citate possono aver segnalato queste violazioni, ma ciò non toglie che le violazioni di legge vi fossero e non certo dipendenti da loro.
Il vero problema, semmai, non è il sig. Marisei che segnala le mancanze delle Sezioni, ma la UITS che non si adopera adeguatamente per superare queste mancanze.

Chi di voi ha avuto modo di esaminare il mio programma, avrà notato che non si fa alcun riferimento agli accadimenti di cui all’anonimo in questione, non perché il nostro comitato sia in qualche modo complice dell’operato della sig.ra Visconti, ma semplicemente perché è nostra ferma intenzione risolvere i problemi di agibilità delle Sezioni che gli esposti della predetta hanno solo evidenziato.
Vorrei inoltre ricordare che la maggior parte di questi problemi derivano solo dalla presunzione di chi vi ha illuso di potersi sostituire al legislatore, concedendovi egli quelle agibilità che la legge attribuisce ad un organo dello Stato ben preciso, avendo, oltretutto, anche l’arroganza di sollevare la questione, palesemente infondata, davanti al T.A.R. del Lazio.

Consentitemi, infine, un’ultima considerazione.
Nel corso della mia trentennale carriera, ho imparato a diffidare delle cose dette da chi non ha il coraggio di firmarsi. Se si ha paura di dire apertamente quello che si pensa, di solito è perché si afferma il falso, e quindi si temono azioni legali, oppure si ha la coscienza non troppo pulita.
Nel ringraziarvi per l’attenzione che avrete voluto prestare a questa mia breve nota, vi porgo i miei più cordiali saluti.

Roma, 17 ottobre 2016

Dr. Pierluigi Borgioni


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Comunicato n.7 del 15/10/2016
Apprendiamo ora della circolazione di email anonime provenienti dall’indirizzo email: uit.obri@hotmail.com, aventi per oggetto il discredito della nostra azione politica e del nostro programma gettando infamanti illazioni a danno di questo Comitato e di alcuni suoi candidati, criticando a questi ultimi il fatto di risultare tesserati UITS presso la sezione di Eboli (SA).

Ribadiamo nuovamente la nostra netta e inflessibile presa di distanza dai “nemici” delle Sezioni TSN e UITS.

Il vile e infamante attacco rivolto alla nostra iniziativa dimostra che ci sono persone capaci solo di gettare fango e discredito costruendo trame e ipotesi fantasiose (degne di un thriller) non avendo argomenti adeguati e non essendo adeguatamente preparate per affrontare un confronto serio e costruttivo sui problemi reali delle sezioni.

Il Comitato ALTERNATIVA TSN-UITS, ribadisce nuovamente la propria totale estraneità a quanto contestato, riservandosi di valutare le eventuali azioni a tutela della propria immagine e di quella dei propri candidati, confidando nella capacità dei presidenti di sezione di saper valutare il reale valore dei candidati e del programma proposti.

I nostri candidati sono comunque a disposizione per qualunque tipo di consulenza e chiarimento inerenti le attività delle sezioni TSN.

Segue la dichiarazione congiunta dei nostri candidati tesserati per la sezione di Eboli (Sa)



Le dichiarazioni inviate tramite una email uit.obri@hotmail.com intitolata “Burattini e burattinai” ad alcune sezioni del tsn, di provenienza anonima, sono prive di fondamento.
Comunque hanno avuto l'effetto positivo di far conoscere i nostri nomi alle sezioni del tsn a cui sono state inviate, fornendoci una visibilità e una notorietà che non ci saremmo mai aspettati. Pertanto i candidati iscritti alla sezione del Tsn di Eboli e alla Uits da oltre 30 anni, nel contestare il contenuto della mail intitolata “Burattini e burattinai inviano i più cordiali saluti ai Presidenti TSN che hanno ricevuto la mail.

avv. Pietro Passaro
avv. Luigi Mazza
dr. Pasquale Cortazzi



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Comunicato n.6 del 10/10/2016
Sabato 8 ottobre u.s., i candidati del Comitato Alternativa hanno inteso riunirsi presso la Sezione TSN di Bologna per definire alcuni punti della linea programmatica, in concomitanza agli importanti eventi sportivi ospitati dalla sezione che hanno richiamato molti potenziali elettori, anche per poter essere disponibili verso questi ultimi per scambiare opinioni sul programma proposto dal Comitato Alternativa.

Precisiamo che trattandosi di riunione riservata ai candidati, l'individuazione di un luogo relativamente isolato ancorché pubblico è stata pura volontà proprio per non voler dare l'idea di volersi nascondere, tra l'altro della cosa erano anche stati informati preventivamente alcuni dirigenti della sezione TSN di Bologna.
Al termine della prima riunione il gruppo è tornato nuovamente tra il pubblico presente a disposizione di chi fosse interessato per domande e/o critiche sul programma di Alternativa.

A metà pomeriggio, verso le 16.00, è intervenuto anche il dott. Pierluigi Borgioni, vista l'importanza dell'occasione, per salutare di persona i candidati ma soprattutto per incontrare i potenziali elettori.
Il gruppo si è quindi spostato presso l'impianto AC dove era in corso la finale di P10 donne di Coppa del Mondo al termine della quale il dott. Borgioni ha potuto salutare personalmente le autorità presenti, dal segretario generale di ISSF Franz Schreiber, al vice-presidente ISSF Luciano Rossi (presidente FITAV) oltre che ovviamente, i vertici federali UITS.

Sono poi seguiti diversi incontri tra il dott. Borgioni e alcuni presidenti e dirigenti di sezioni TSN, con i quali sono stati affrontati animatamente diversi aspetti del programma del Comitato Alternativa.
Il pomeriggio è poi proseguito con ulteriore riunione tra i membri del comitato allo scopo di chiarire ulteriormente insieme al candidato presidente, l'azione e la linea programmatica per la campagna elettorale dei prossimi 15 giorni.

La riunione si è sciolta prima delle premiazioni del campionato italiano, durante le quali il dott. Borgioni è rimasto comunque a disposizione di molte persone interessate a scambiare vedute e opinioni sul futuro dell'Unione Italiana di Tiro a Segno, fino al deflusso dei convenuti a cerimonia ultimata quando erano praticamente le 19.00 di sera.

La giornata nel suo complesso è stata molto positiva, ben oltre alle aspettative, grazie all’interesse riscontrato da parte di molti presidenti di Sezioni TSN i quali ci hanno ulteriormente convinti della validità della nostra iniziativa. Grazie ai colloqui costruttivi intrattenuti ci sono stati offerti nuovi ed ulteriori spunti programmatici che andremo a riproporre nei prossimi video messaggi per condividerli con tutti i portatori di interesse e i potenziali elettori.


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Comunicato n.5 del 25/09/2016

Segnali assolutamente positivi

“Sono assolutamente favorevole e mi adopererò affinché il candidato Dott. Borgioni, la cui competenza nel settore è notissima, possa essere eletto”.

Con queste parole, due giorni fa il Dottor Ermanno Adinolfi – Vicepresidente Vicario di Assoarmieri – ha dichiarato formalmente il suo personale compiacimento per la candidatura di Pierluigi Borgioni alla Presidenza dell'Unione Italiana Tiro a Segno (UITS).

In forma privata il Dottor Adinolfi ha poi anche condiviso il suo apprezzamento indirizzando un messaggio personale alle principali rappresentanze dell’intero comparto armiero italiano, tutte fortemente coinvolte nella ricerca di soluzioni concrete mirate al recupero di efficienza dell’intero sistema UITS e Tiro a Segno Nazionale, tanto nelle aree di competenza istituzionale quanto in quelle legate allo sviluppo dello sport.

Laureato in giurisprudenza ed esperto riconosciuto della materia legislativa riguardante le armi, Pierluigi Borgioni è da sempre anche un grande appassionato tiratore sportivo, perfettamente conscio della necessità di tutela e promozione di tutte le branche del tiro, nessuna esclusa, nell’interesse degli appassionati e della salute del mercato.

Pierluigi Borgioni si candida alla Presidenza UITS con il supporto del Comitato Alternativa TSN-UITS, proprio per realizzare tutto questo e offrire all’UITS e a tutto il mondo del Tiro a Segno Nazionale una valida alternativa alla quarta candidatura dell'attuale Presidente, Ernfried Obrist, in carica già da dodici anni.

Il fatto che il Dottor Adinolfi, una delle figure storiche più influenti di Assoarmieri – che da tempo insieme ad ANPAM e CONARMI appoggia iniziative in difesa dei diritti dei legittimi possessori d'armi – abbia deciso di manifestare il suo personale appoggio alla candidatura di Pierluigi Borgioni alla Presidenza UITS, è chiara prova del fatto che questa candidatura è percepita come autorevole e in grado di imprimere alla UITS e al TSN quella spinta al cambiamento che molti auspicano.

Auspicabile soprattutto per i Presidenti del TSN, in forte bisogno di recuperare autonomia decisionale e flessibilità organizzativa, presupposti indispensabili per il recupero di redditività delle Sezioni TSN, da cui dipende la loro capacità di promuovere tutte le attività di tiro – in tutte le sue forme – e i servizi istituzionali ad esso collegati.

Dal nostro punto di vista, non possiamo non considerare il fatto che l’apprezzamento manifestato dal Dott. Adinolfi lancia un “chiaro segnale” del diffuso desiderio di cambiamento che anche molte componenti esterne auspicano per i vertici UITS.

Una Unione Italiana Tiro a Segno che da troppo tempo ormai si è allontanata da alcuni obiettivi fondamentali per la vita delle Sezioni TSN, le cui necessità sono spesso rimaste inascoltate – talvolta perfino represse –, restando tuttavia sempre molto chiare agli occhi non solo dei Presidenti TSN, ma anche di tutti gli operatori del settore, che in un modo o nell’altro ne subiscono le conseguenze negative.

Ci auguriamo sinceramente che i Presidenti del Tiro a Segno Nazionale sapranno accogliere questi segnali assolutamente positivi che stanno arrivando dal comparto armiero, che ora guarda a loro e al loro voto del 22 ottobre per l’avvio di un processo di recupero e innovazione.

Come chiaramente affermato dallo stesso candidato Pierluigi Borgioni, “la responsabilità decisionale appartiene di diritto ai Presidenti delle Sezioni”.


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Comunicato n.4 del 1/09/2016
Ormai è prossima la scadenza elettorale e il nostro comitato volendo proseguire nella propria attività si è riunito recentemente per analizzare il materiale pervenuto.
Dopo aver rivolto un pensiero alle vittime e ai superstiti del recente sisma, si sono analizzate le richieste giunte dalle Sezioni TSN e dai tiratori, facendo il punto sulle candidature con particolare riguardo per quella del Presidente.
Noi che ci riconosciamo in “A.L.T.E.R.N.A.T.I.V.A.” non abbiamo mai lavorato per sostituire un “Capo” con un altro “Capo”, ma sentiamo la necessità che UITS sia incanalata sui binari di democrazia e correttezza istituzionale tradite troppe volte con una conduzione personalistica dell’Ente Pubblico. Siamo quindi giunti alla conclusione che per portare avanti un piano di vero rinnovamento secondo i principi ispiratori del nostro manifesto, sia necessaria una figura di garanzia istituzionale “super partes” ma conoscitrice del mondo del tiro sportivo e soprattutto dell’attività istituzionale e dei compiti a cui sono chiamate le autonome Sezioni TSN.

E’ stata pertanto individuata una persona con un profilo idoneo, che conosce gli aspetti giuridico-legali del mondo delle armi e conosce molto bene i meccanismi della funzione pubblica perché ne è un dirigente.
Questa persona ha dato la propria disponibilità per l’”A.L.T.E.R.N.A.T.I.V.A.”, condividendo in pieno il manifesto.
Si è contestualmente deciso di rendere noti i nomi di tutti i candidati non appena si avrà notizia ufficiale riguardo la convocazione dell’Assemblea elettiva.

La riunione è quindi proseguita focalizzando i temi essenziali di quella che dovrà essere l’azione programmatica. Dei tanti punti che verranno indicati nel programma ne anticipiamo alcuni: sul piano istituzionale il tema delle agibilità e della sicurezza nei poligoni
godrà di priorità assoluta, seguirà la riorganizzazione interna dell’ente al fine di essere più funzionale e verranno messe in atto tutte le azioni necessarie per la tutela dell’autonomia delle Sezioni TSN; mentre sul piano sportivo sono emerse la necessità di individuare strumenti per il sostegno dell’attività giovanile presso le Sezioni, l’opportunità di rivedere la formazione dei tecnici di ogni livello e di organizzare quella dei tiratori di ogni età nell’ambito delle discipline ISSF oltre alla necessità di sostenere adeguatamente tutte le discipline sportive praticabili con particolare riguardo per quelle non-ISSF e ludico/ricreative.

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Comunicato n.3 del 15/07/2016
Ci pervengono a mezzo email e tramite altri canali, segnalazioni di tesserati UITS, tiratori e dirigenti delle sezioni, nelle quali si rappresentano situazioni spiacevoli presso le sezioni di appartenenza, volte a porre serie difficoltà ai diritti di voto attivo e passivo.

Pertanto prima di argomentare ci preme riprende alcuni concetti che riteniamo a nostro avviso importanti, ad esempio quanto abbiamo già scritto nel ns. comunicato n.2: “…Per chiarezza d’intenti questo comitato prende le distanze non solo dai nemici ma pure da chi, di volta in volta, li ha creati. Molti nemici molto onore è un concetto lacrime e sangue superato che non è nel futuro che vogliamo immaginare.”, oltre a quanto recita il nostro manifesto alla lettera L, “libertà di pensiero e azione - confronti e ragionamenti costruttivi per garantire un percorso condiviso. La libertà non può tollerare discriminazioni, arroganza, ricatti e ignoranza

Le citate segnalazioni raccontano di punizioni artificiose, esclusioni da incarichi, messa al bando negli ambiti sezionali, fino alla negazione del rinnovo dell’iscrizione spesso immotivata o fondata solo su pretesti!

Questo è un fenomeno incompatibile con qualunque realtà che si dica sportiva, che descrive un incomprensibile rigore ideologico monocratico, che assume i contorni di una repressione sia delle persone che, forse soprattutto, delle idee.
C’è anche chi riferisce di pressioni “dall'alto” che purtroppo non abbiamo modo di verificare, ma non possiamo escludere che eventuali incoerenze di natura disciplinare possano ricadere su chi le ha promosse, è già accaduto.

Sapevamo già che il diritto alla parola, a meno che non fosse di pura sudditanza ed elogio per il potere, fosse un miraggio ma risultava molto lontano dai nostri pensieri il non avere nemmeno più diritto alle idee, tanto da arrivare alla bieca repressione e non solo: parliamo di inquinamento di notizie, di telefonate, di operazioni “macchina del fango” e "terra bruciata"!
Non è con queste meschinerie che ci vogliamo confrontare, né se fosse vero di "ordini dall'alto", con questa difesa ad oltranza di incarichi e poltrone e visioni dirigenziali chiuse ed ottuse.

Questo comitato e “l’ALTERNATIVA” che rappresenta, ha tra i propri obbiettivi la promozione delle nostre idee cercando il confronto anche con chi non vuol sentire oltre alla collaborazione e i suggerimenti di chi ha orecchie per ascoltare.
Chiudiamo il presente porgendo il nostro “in bocca al lupo” a tutti i ragazzi, allievi e juniores impegnati alle finali nazionali dei Campionati Italiani delle specialità Olimpiche e ISSF che si svolgono a Roma questo fine settimana.


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Comunicato n.2 del 09/06/2016
Ringraziamo i numerosi amici che condividono l’idea A.L.T.E.R.N.A.T.I.V.A. e tutti coloro che ci esortano ad uscire con il Programma elettorale, sul quale stiamo già lavorando, prendendo in considerazione anche le proposte che ognuno di voi vorrà farci pervenire.

Una cosa però la possiamo senz'altro anticipare: è il futuro del TSN che ci sta a cuore e per questo abbiamo deciso di proporci come comitato alternativo.

Non costruiremo campagne elettorali sugli errori altrui perché di errori ce ne sono stati non solo da parte di chi ci governa ma anche da parte di chi, per ragioni d’opportunità, non ha inteso far presente che certe scelte forse erano sbagliate.
Parlare di errori è facile come “sparare sulla Croce Rossa” ma del passato ne faremo esperienza con l’obbiettivo di poter risolvere al meglio i vari problemi come agibilità, certificazioni elettroniche, statuti sezionali, programma sportivo federale, ecc…

Il futuro che vorremmo è quello fatto di un ambito civile e sereno dove la gente, in amicizia, venga nelle sezioni per addestrarsi, divertirsi e lavorare, per rendere ancor più partecipato e frequentato il Tiro a Segno Nazionale.

E’ evidente come il TSN sia stato nel tempo indebolito da coloro che per perseguire i propri obiettivi, non hanno voluto ascoltare o confrontarsi con i diretti interessati, bollandoli come nemici o detrattori.

Ammettere che la debolezza del sistema sia dovuta solo per colpa dei nemici, interni o esterni, è riconoscere che ci siamo voluti circondare di nemici molto forti e sicuramente non per volontà delle sezioni TSN che non hanno alcun interesse ad essere coinvolte in nessun tipo di guerra santa.

Per chiarezza d’intenti questo comitato prende le distanze non solo dai nemici ma pure da chi, di volta in volta, li ha creati. Molti nemici molto onore è un concetto lacrime e sangue superato che non è nel futuro che vogliamo immaginare.

Il futuro vedrà il TSN confrontarsi con altre realtà, tutto il sistema dovrà mettersi in discussione dimostrando che è capace di offrire il meglio e raccogliere le sfide che lo faranno diventare protagonista tra le federazioni del tiro ed un punto di riferimento per le istituzioni.

Questo sarà il nostro futuro ed è per esso che ci proponiamo e lavoriamo!


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Comunicato n.1 del 19/05/2016
Ci corre l'obbligo di rispondere pubblicamente alla comunicazione inviata a tutte le sezioni il 06/05/16 tramite la messaggistica CONINET, a firma del segretario generale di UITS, il dott. De Giusti, che riportiamo in calce.

Riteniamo evidente come l'iniziativa di questo comitato non possa in alcun modo confondersi con le attività e gli scopi istituzionali e sportivi di UITS, ed è altrettanto ben chiaro lo scopo per cui questo comitato si è spontaneamente formato, riportato in tutte le pagine da noi pubblicate.

Il dott. De Giusti non ha bisogno di ricordarci che UITS è un ente pubblico oltre che federazione sportiva del CONI e che quindi in quanto tale non può impedire che liberi cittadini e tesserati alla stessa UITS, secondo quanto previsto costituzionalmente, possano esprimere e manifestare liberamente il proprio pensiero, o che possano riunirsi per comunanza di idee e propositi soprattutto in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del direttivo federale.

E’ la base dei principi democratici.

Questo comitato non ha utilizzato loghi di proprietà di UITS, sempre che i loghi sportivo e istituzionale, attualmente in uso alla federazione, possano considerarsi proprietà esclusiva, risultino registrati e dirsi di riproduzione vietata o riservata.

L'immagine di sfondo utilizzata nel nostro sito web è l'effige del TSN già in uso alle "Società di tiro a segno", prima che le stesse venissero trasformate in sezioni TSN per mezzo del Regio Decreto 479 del 1930.

Tale effige in origine vedeva lo scudo posto sul petto dell'aquila coronata (e non stellata come nel logo UITS) rappresentare lo stemma sabaudo, che noi stessi abbiamo alterato trasformandolo in uno scudo tricolore.

Pertanto a nostro modesto avviso, riteniamo che UITS non possa rivendicare alcun diritto esclusivo su tale logo e nessun diritto sull'acronimo TSN - Tiro a Segno Nazionale - che ricordiamo essere organo posto alle dipendenze del ministero della guerra istituito con il Regio Decreto n.883 del 1882, che nel 1944 a seguito del decreto luogotenziale n. 286 che commissariò UITS e le sezioni TSN, i cui organi centrali non sono mai più stati ricostituiti come tali.

UITS sin dalla sua costituzione è sempre stata un'entità nettamente distinta e autonoma rispetto il TSN e le sue sezioni (prima del 1930 società di tiro), dedicata esclusivamente alla gestione dell'attività sportiva in ambito olimpico, nazionale e locale (nelle sezioni con almeno 30 tesserati UITS).

In tempi recenti vi è stata a nostro avviso commistione di ruoli tra le competenze di UITS e quelle delle sezioni TSN senza che a oggi non vi sia stata alcuna norma con rango di legge a determinare che le funzioni del TSN e delle sue Sezioni, siano passate in capo a UITS.

UITS non è un'entità commerciale privata, non vende salumi o formaggi pertanto non può invocare la concorrenza "sleale" o impedire la critica verso l’operato dei suoi organi politico-amministrativi, infatti in quanto  ente pubblico secondo il D.P.R. 90/2010, a nostro avviso non può nemmeno impedire che il proprio nome o acronimo possa essere utilizzato in contesti affini, quali appunto il presente comitato, purché non ne venga intaccata l'immagine e/o la reputazione.

Ribadiamo e riteniamo superfluo sostenere che UITS possa invocare l'autorità giudiziaria per impedire a liberi cittadini di criticare civilmente l'azione direttiva condotta dagli organi in carica, in vista di elezioni federali con conseguente ed inevitabile campagna elettorale, purché ciò ovviamente non sconfini in ambiti di calunnia o diffamazione.

Arrivare a considerare lo scopo e le azioni del presente comitato, come potenzialmente "fraudolente" o "illecite", ci fa sorgere fondati dubbi sul concetto di democrazia e libera espressione in seno a UITS (federazione del CONI ed ente pubblico), che per prima dovrebbe garantire il rispetto e la tutela dell'etica sportiva e dei diritti costituzionali e civili.

Chiudiamo però ringraziando il dott. De Giusti per averci fatto pubblicità e fornito visibilità verso tutte le sezioni tramite il sistema CONINET, cosa ovviamente per noi non possibile, permettendoci di arrivare anche dove non eravamo riusciti con i mezzi (legittimi e legali) a nostra disposizione.



Comunicazione CONINET del 06/05/2016 ore 18.57
Buonasera a tutti,
l'Uits è venuta a conoscenza dela creazione di un sito web che utilizza senza alcuna autorizzazione il nome del TSN e dell'UITS nella forma dell'acronimo TSN UITS.
Dato che sono giunte all’indirizzo delle Sezioni, dei tecnici, degli atleti, etc.etc. alcune comunicazioni da parte degli autori del sito, colgo l’occasione per ricordare a tutti Voi che gli unici mezzi che l’Ente utilizza per comunicare le proprie iniziative, i propri eventi, la propria vita amministrativa sono solo ed esclusivamente quelli ufficiali e previsti dalla legge: sito istituzionale, e-mail PEC, mail del Presidente, del Segretario  e tramite posta all’interno del sistema gestionale per comunicare con i vari uffici dell’UITS.
Per questo ricordo, se ve ne fosse bisogno, ai creatori del Blog denominato “TSN-UITS Alternativa” che ogni uso non preventivamente autorizzato dei loghi e del nome dell’UITS, per qualsiasi finalità, rappresenta una violazione e se ne diffida l’utilizzo improprio.
Va da se che l’eventuale uso fraudolento ed illecito, come allo stesso modo ogni atto sleale, verrà segnalato all’Autorità giudiziaria.

Vi saluto
Segretario Generale
Avv. Walter De Giusti